venerdì 30 maggio 2014

palline di campo pratica vs palline regolamentari

Molte volte durante la pratica mi chiedevo quale sia la reale differenza tra una pallina "vera" ed una di campo pratica, e credo che anche molti di voi si siano fatti questa domanda.

Avendone i mezzi ho deciso di mettere a confronto le due palline, in pratica ho usato un launch monitor (strumento utilizzato dai fitter per analizzare i dati di volo della pallina) registrato e quindi analizzato una serie statisticamente attendibile di colpi. Tutti i colpi sono stati effettuati con lo stesso ferro 7 (forse il più usato nella pratica o nel riscaldamento)  ed utilizzando come pallina regolamentare una Titleist prov1 e come pallina di campo pratica una delle più comuni e diffuse palle ad un pezzo fornita da Ferrododici srl (entrambe le palle erano nuove e mai usate prima).

Nel grafico che segue vengono rappresentate le medie ottenute con le due palline, tengo a precisare che per ottenere una media attendibile nel test sono stati fatti molti più colpi di quelli rappresentati e sono stati scartati i colpi evidentemente non di buona qualità (colpi fuori centro oppure troppo storti!!!)
nella figura 1 abbiamo i dati generati, mentre nella figura 2 possiamo vedere in rosso i colpi di riferimento fatti con la palline regolamentare, mentre in blu quelli fatti con la pallina di campo pratica.
fig1

fig2
Analizziamo parametro per parametro e vediamo dove troviamo le differenze maggiori:
  • Distanza di volo (carry): 145,6 metri con prov1 contro 129,1 metri con pallina range, è evidente come le due palline volino in maniera completamente differente, ma tentiamo di capire il perché analizzando tutti i parametri che formano il volo della palla
  • Velocità della pallina (ball speed): possiamo vedere che la differenza qui è minima, di media 109.8 mph con prov1 e 107,02 mph con pallina range, quindi non è vero che le palline "vere" vanno più forte semplicemente volano diversamente
  • Back spinn: qui la differenza si fa enorme 4994 rivoluzioni con prov1 contro 7235 con pallina range (circa il 30%), lo spinn più alto crea molta più resistenza all'avanzamento nell'aria "frenando" la pallina
  • Angolo verticale di partenza (launch angle): altro parametro radicalmente differente, 26,2° della prov1 contro i 23,8° della pallina range, ancora una volta un angolo di partenza più basso farà atterrare un po' prima la pallina contribuendo alla riduzione della distanza totale.
  • Angolo orizzontale di partenza (side angle ovvero push o pull) ed inclinazione dell'asse (side spinn) sono identici, infatti essi non sono influenzati dalla palla ma solo dal mio swing.
Praticando in driving range sarà molto difficile capire quanto un determinato ferro vola veramente, mentre potremmo fare un lavoro molto affidabile sulla direzione o curva del colpo. A mio avviso testare, o capire le varie distanze che facciamo durante i nostri giri di pratica in campo sarà molto meglio.

Ancora più delicato è il discorso fitting, supponiamo di avere a disposizione la migliore tecnologia possibile per l'analisi del volo della palla (trackman o flighscope ad esempio) e di fare una seduta di fitting in campo pratica con palline da campo pratica, ebbene abbiamo appena visto che i dati forniti non saranno attendibili visto il peculiare comportamento della pallina da campo pratica rispetto alla pallina regolamentare.
Un esempio pratico, supponiamo che durante la sessione tiriate il vostro driver da 10,5° di loft con uno spinn di 4800 rivoluzioni, dato di spinn chiaramente troppo alto, ora per ridurre lo spinn si interverrà con uno shaft più rigido e con un loft minore e, sempre usando palline da campo pratica, lo spinn scenderà intorno alle 2500-3000 (parametro considerato valido per un golfista con velocità media) procedendo magari all'acquisto di un prodotto con loft minore e shaft più rigido. Purtroppo questo è un dato assolutamente non corrispondente a quello che otterrete in campo con le palline regolamentari. Molto probabilmente con la palla regolamentare otterrete spin di 1700-2000 rivoluzioni, dato al disotto di quello che viene considerato corretto per un golfista con una velocità media di swing.

Spero che ora vi sia più chiaro su che cosa concentrarsi quando siamo in campo pratica, e spero anche di avervi fatto capire quanto sia importante partire con dei dati certi ed affidabili quando si tratta di scegliere l'attrezzatura giusta.
Un'ultima riflessione, la pallina da golf è probabilmente l'articolo tecnico che si è evoluto maggiormente negli ultimi anni, e la differenza tra palle regolamentari e di pratica non è mai stata così evidente, è impensabile ottenere dei dati affidabili senza usare una palla regolamentare per ottenerli.
Solo partendo da un presupposto corretto possiamo ottenere una giusta soluzione.

Buon gioco a tutti





martedì 20 maggio 2014

il bastone più sottovalutato

Qual'è il bastone più sottovalutato della sacca?

Mi spiego meglio, quando dobbiamo cambiare driver prestiamo molta attenzione ai nuovi modelli, agli shaft offerti al loft che fa al caso nostro... uguale per i ferri, facciamo sedute di fitting prestiamo molta attenzione alla performance e chi più ne ha più ne metta.

Ma qual'è il bastone che oggi giorno viene messo in sacca con meno attenzione, e molto spesso basandosi esclusivamente su fattori di puro gradimento personale e non su reali test?

Ebbene si, proprio il bastone con cui facciamo più colpi... il putter.

Dopo 9 anni di esperienza nel fare fitting e vendere attrezzatura per il gioco del golf posso dire con tranquillità che nella maggior parte dei casi il putter viene scelto così, tanto per cambiare e dare una svolta ad un periodo nero sui green. Il golfista tipo prende in mano alcuni modelli diversi e sceglie quello che gli dà l'impressione di "lavorare" bene, oppure ancora peggio, il modello che il suo amico usa e con cui ha imbucato tutto durante l'ultimo torneo.

Come per ferri, driver, legni etc etc ci sono dei parametri ben precisi che ci possono aiutare ad individuare il putter che meglio si adatta al nostro modo di puttare, proprio perché il putt è il gesto tecnico più libero da schemi rigidi è essenziale che il giocatore abbia l'attrezzo che calzi bene il proprio stile.

Provate a pensare ad una cosa,  per quanto riguarda la lunghezza dello shaft, tra un ferro per una persona bassa ed uno per una persona molto alta c'è una differenza massima di 1,5 pollici, i putter possono andare da 30pollici a 36pollici, restando su putter cosiddetti tradizionali, senza addentrarci sui varri belly e brumsitck.
Che cosa ci dice questo dato? che le varianti, solo per lunghezza, sono molte di più di quelle che gli altri bastoni in sacca ci offrono.

Angolo di lie ed angolo di loft sono altri parametri che influenzano il rotolo e la direzionalità del nostro colpo, il bilanciamento del putter ci può aiutare a controllare meglio la distanza, a seconda della traiettoria che la testa del bastone compie, differenti forme e attaccature di shaft possono fare la differenza.

Un esempio banale, in figura1 sono rappresentati tre movimenti assolutamente diversi ed allo stesso tempo corretti, per ottenere il massimo della performance o addirittura per non vanificare un movimento corretto, i tre movimenti beneficeranno di tre stili di attrezzo diversi tra di loro.

fig 1



Un arco appena accennato (primo in alto in figura1) beneficerà di un putter a faccia bilanciata (primo da destra in figura2), un movimento con un arco medio (secondo dall'alto in figura1) calzerà meglio un putter con una faccia leggermente sbilanciata (secondo da destra in figura2), infine un arco molto accentuato (terzo dall'alto in figura1) è ideale per un putter fortemente sbilanciati (terzo da destra in figura2)

fig 2
Credetemi, abbiamo appena raschiato la superficie di tutti i parametri che possono essere variati al fine di trovare l'attrezzo che meglio si adatta al vostro movimento.
Non serve prendere il putter più costoso sul mercato per avere il miglior attrezzo per voi, come prima cosa e' assolutamente necessario conoscere il proprio movimento, fortunatamente ci sono dei metodi per misurare in marniera analitica i vari parametri coinvolti, e quindi trovare l'attrezzo migliore per voi. I metodi esistono quindi perché non sfruttarli?

Buon gioco a tutti

sabato 5 aprile 2014

Infiammazioni al gomito cosa può fare l'attrezzo giusto?

Oggi vorrei parlare di un problema cha affligge molti golfisti, l'infiammazione al gomito, sia che si tratti di epicondilite che di epitrocleite. Per i temi trattati mi sono avvalso di Giampietro Carlet, specialista in sistemica e massoterapia.

Prima di tutto cerchiamo di capire qual'è il fattore principale che può scatenare questo tipo di infiammazione ed incominciamo scartando le patologia pregresse. Mi spiego, se un giocatore ha subito traumi precedenti (magari provenienti da una passata attività sportiva in altri sport) ed essi non sono mai stati curati lasciando un tendine lesionato e quindi facilmente infiammabile è ovvio che il golf non ha nessuna colpa!!! Ma anche in questo caso possiamo fare qualche cosa per alleviare la sofferenza.

La tendenza è quella di imputare l'infiammazione ai tappetini troppo duri, ad uno shaft troppo rigido che vibra eccessivamente oppure all'età.
Ecco ora vi dico che non è questo che vi causa l'infiammazione, non sono le "vibrazioni" a farvi male e nemmeno i tappetini, ma nella maggior parte dei casi (escludiamo appunto le patologie pregresse) non è altro che una postura sbagliata al momento dell'impatto con la pallina.

Un paio di esempi abbastanza banali: al momento dell'impatto con la pallina nella foto 1 vediamo come il braccio destro sia iper prono (tendenza ad infiammare il gomito destro) mentre nella foto 2 vediamo come il braccio sinistro sia iper prono quindi con la tendenza ad infiammare il gomito sinistro.

foto 1





foto 2





















Una postura in cui gli arti siano già tendenzialmente iper proni (vedi foto 3) con un incassamento del torace è già di per sé indizio di una predisposizione a questa infiammazione.

foto 3

A questo punto molti obietteranno che una pratica dal terreno, oppure l'uso di uno shaft in graffite ha eliminato l'infiammazione. Confermo che ciò può accadere ma questa soluzione non risolve il problema, allevia semplicemente i sintomi.
Shaft in graffite e terreno sono più morbidi rispetto a shaft in acciaio e tappetino quindi disperdono più energia tramite la loro deformazione e cedevolezza.
In pratica invece di trasferire tutta l'energia alla pallina e per azione-reazione all'arto che impugna l'attrezzo, parte di essa viene dissipata facendo "lavorare" meno l'arto infiammato.
Molto probabilmente non avendo curato la patologia, nel lungo periodo esse si riproporrà.

La soluzione è solo una, lavorare in maniera seria ed approfondita con il vostro maestro in modo da risolvere i problemi di postura, certo bisogna essere sicuri che il maestro a cui ci si affida abbia le conoscenze sufficienti del corpo umano per capire e risolvere il problema.
Come ogni cosa il terreno su cui si lavora deve essere in principio sano, quindi come premessa al lavoro tecnico, curare in maniera certa e definitiva il problema, affidandosi ad un esperto in integrazione fasciale.

L'attrezzo può aiutarvi semplicemente a sentire meno male e a farvi divertire un po' di più nel week end, ma non è la soluzione.

Buon gioco a tutti


venerdì 28 marzo 2014

il nuovo driver tira più lungo

Eccoci qui con uno degli argomenti più discussi e più discutibili del mondo degli attrezzi golfistici. Può un driver nuovo tirare la palla più lontano?

Analizziamo prima di tutto che cosa fa volare la pallina e prendiamo in esame un colpo eseguito correttamente, quindi senza un significativo push o pull, con poca curva e colpito al centro della faccia: il fattore più importante è sicuramente la velocità della pallina in uscita dalla faccia, poi il launch angle (l'alzo verticale con cui la pallina lascia la faccia del bastone), ed infine lo spinn rate della pallina (quante rivoluzioni in backspinn la pallina compie al minuto).

Spin rate
Come prima cosa chiedo ai più esperti di perdonare la mia semplificazione ma in questo momento, e per l'argomento trattato, non è necessario addentrarci in tecnicismi quali "vertical gear effect" etc etc. Quindi possiamo dire che le componenti principali che vanno a creare lo spin rate sono il loft dinamico del bastone e la vostra velocità della testa del bastone (loft dinamico è una combinazione tra il loft del bastone, i gradi di loft aggiunti o tolti dallo shaft che si flette ed il vostro angolo di attacco).

Angolo di Launch
Possiamo dire che è direttamente legato al loft dinamico del bastone.

Velocità della pallina
E' una relazione tra velocità della testa del bastone che voi imprimete, massa del bastone e coefficiente di restituzione della faccia del bastone

Supponiamo che abbiate sostituto il vostro vecchio driver da 10,5 gradi di loft e con shaft regular da 65gr con un nuovo modello dalle caratteristiche molto simili, quindi 10,5 gradi di loft e con shaft regular di peso simile, semplicemente perché vi siete sempre trovati bene con queste specifiche e vi affidate alla nuova tecnologia per tirarla più lunga.
Quindi, velocità della pallina esclusa, possiamo dire che i parametri che creano il volo della palla dovrebbero rimanere inalterati, loft dinamico è una combinazione tra il loft del bastone (sempre 10,5), i gradi di loft aggiunti o tolti dallo shaft che si flette (voi avete preso sempre uno shaft regular di circa 65gr) ed il vostro angolo di attacco (siete sempre voi a tirare il driver non un vostro amico).
Resta la velocità della testa del bastone, è ovviamente sempre la stessa, il bastone pesa uguale e siete sempre voi a swingare.

Passiamo al coefficiente di restituzione, ora vi ricordate che nel 2006 molti di voi sono stati costretti a cambiare il driver in quanto non conforme per COR (coefficent of restitution, coefficente di restituzione), ebbene il coefficiente di restituzione è fissato per regolamento a 0,830, in pratica la testa del driver non può restituire alla palla più del 83% dell'energia generata dalla sua massa per velocità. In parole povere se muovo la testa ad una data velocità la pallina non potrà avere una velocità maggiore di un certo coefficiente, indipendentemente da marca modello o colore (e vi garantisco che tutti i driver in commercio sono già a questo limite)

Alcuni di voi potrebbero obbiettare che con un minor peso totale del bastone (anche 20gr) si possono ottenere delle velocità di swing maggiori, ed è vero ma l'incremento è talmente piccolo (2-3 mph) che viene compensato dalla perdita di massa (seconda componente nell'equazione che determina la velocità della pallina). Discorso diverso se a perdere peso è solo lo shaft, in questo caso cambiamo anche le caratteristiche dinamiche del bastone (vedi loft dinamico) diventa difficile quindi capire se è la nuova testa del driver a darvi beneficio o il nuovo shaft a farvi tirare più lungo.

Quindi possiamo dire che il mio nuovo driver da solo non può tirare la pallina più lunga.

Ci sono solo due modi per tirarla veramente più lunga:

  1. ottenere una velocità di pallina maggiore grazie ad un buon lavoro con il vostro maestro dove miglioriamo la qualità dell'impatto e, tramite la migliore tecnica dello swing, otteniamo una maggiore velocità della testa del bastone
  2. tramite un corretto fitting del bastone, ottimizzando tutti i parametri dinamici che formano il volo della palla, parametri che per altro non sono universali ma variano a seconda della velocità di pallina che generiamo e del tipo di swing in nostro possesso. 
Buon gioco a tutti 

mercoledì 19 marzo 2014

ferri facili?

Che cosa vuol dire che un ferro è più facile rispetto ad un'altro?

Prima di tutto vediamo quanto tempo ha la faccia del bastone per fare il suo lavoro, ebbene non ci crederete ma dal primo contatto al punto di massima compressione della pallina passano solamente 0,0005 secondi (una volta che la palla comincia a decomprimersi e quindi a staccarsi dalla faccia è già impossibile influenzane le dinamiche di volo)

Quanto lavoro si può fare in mezzo millisecondo, non molto se non niente, infatti si può approssimare che la pallina parta sempre e comunque perpendicolare alla faccia del bastone.
Se la colpisco fuori dal centro ed ho la sensazione che la faccia si sia aperta o chiusa a causa dell'impatto in punta o in tacco è appunto solo una sensazione, nel momento in cui effettivamente la faccia si apre o chiude la pallina è già partita da un bel po'!!! Sia che io abbia in mano un ferro a lama o il più esagerato dei cavity back.

La differenza tra un ferro facile ed uno difficile non sta nel tirare la palla più diritta ma nella distanza che perdo in un eventuale colpo fuori dal centro. Possiamo dire che un ferro facile rispetto ad un ferro difficile mi fa fare più strada nel caso in cui il mio impatto con la pallina non avvenga nel centro della faccia, permettendomi magari di volare un determinato bunker o ostacolo.

Back spinn e altezza del mio volo sono anch'essi marginalmente influenzati dalla cosiddetta facilità del bastone. Generalmente un ferro facile ha un centro di gravità molto più basso rispetto ad un ferro difficile, al momento dell'impatto si ha un "vertical gear effect" (prendetela per buona... in pratica il loft del bastone si riduce di un determinato gradiente), più alto è il mio centro di gravità più loft perdo all'impatto, siccome spinn e launch angle sono direttamente proporzionali al loft del bastone un ferro facile farà partire la pallina più alta e con più spinn rispetto ad uno difficile.
Non dimentichiamoci che tutto questo lavoro deve sempre avvenire nel famoso mezzo millisecondo di cui ho parlato prima, ed è per questo che in precedenza ho definito come marginale l'effetto appena descritto.

Altre piccole differenze possono essere date dalla suola più larga del ferro più facile, disegnata più per scivolare che per entrare ed uscire dal terreno (per agevolare la cosiddetta palla-zolla), quindi se siete dei cronici "flappatori" una suola larga aiuta sicuramente ma se non avete questo problema non c'è alcuna differenza.

Ed infine abbiamo il fattore di gradimento personale, nel caso in cui un ferro più grande e "massiccio" all'address vi dia una sensazione di sicurezza e tranquillità nell'affrontare il colpo non potrete fare altro che trarre benefici da un ferro così detto "facile".

Buon gioco a tutti


martedì 11 marzo 2014

Mi presento

Buon giorno a tutti

Per chi non mi conoscesse mi presento: mi chiamo Tomas Bison e dal 2005 mi occupo di attrezzatura per il gioco del golf presso il mio negozio Golf Arena, sono un club fitter ufficiale per Ping, Mizuno, Miura e TomWishon golf. Oltre a questo sono ovviamente un golfista!

In questo primo post mi propongo solamente di presentare il mio spazio e spiegare l'intento degli argomenti trattati.

Tenterò di approfondire gli argomenti principali riguardanti la  tecnologia legata agli attrezzi per il gioco del golf. In particolare mi piacerebbe andare a fondo ad alcuni miti e leggende che hanno poca aderenza con la realtà ed approfondire alcuni aspetti che hanno una vera rilevanza sulla performance di un bastone.

Un driver può realmente tirare la palla più lontano? Dei ferri con lo shaft in graffite sono sempre e per forza più lunghi di un set in acciaio? avere il lie del bastone corretto vi può aiutare? Il loft del putter a quanto serve? Un ferro più facile quanto facile è in realtà?

Queste sono alcune delle domande a cui cercherò di dare risposta, allo stesso tempo invito chiunque ad usare lo spazio dei commenti per pormi delle domande specifiche a cui tenterò di dare risposta nei post futuri.

A presto con il primo reale topic.

Buon gioco a tutti

Tomas

Tomas